Oasi di biodiversità nascoste nelle città

Feb 2025 – Benedetta Pagni

Le città, con il loro frenetico sviluppo e l’espansione continua, sembrano lontane dall’essere il luogo ideale per un rifugio di piante, animali e non solo. Tuttavia, uno studio pubblicato su Urban Ecosystems, mostra come già oggi in molte aree urbane esistono vere e proprie oasi di biodiversità, chiamate urban refugia. Questi rifugi urbani ospitano una sorprendente varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali minacciate o endemiche, ma anche alcune specie aliene. Il team di ricercatori ha fatto una revisione della letteratura e ha analizzato gli urban refugia di oltre 80 città distribuite in tutto il mondo, identificando aree che, pur essendo inserite nel contesto urbano, riescono a proteggere e a conservare una biodiversità sorprendente.

I risultati principali dello studio

Lo studio ha rilevato come alcuni spazi urbani, quali parchi storici, giardini botanici, riserve urbane e persino aree industriali dismesse, siano in grado di offrire riparo e risorse fondamentali per la sopravvivenza di molte specie. Le aree verdi urbane mostrano una biodiversità più ricca di quello che ci si può aspettare, spesso con popolazioni di animali e piante, ma anche funghi, che riescono a prosperare nonostante le sfide dell’ambiente urbano. 

Sebbene negli ultimi decenni la crescita delle aree urbane abbia trasformato i paesaggi naturali, spesso a scapito della biodiversità, i parchi e i giardini delle città analizzati nello studio ospitano, invece, uccelli migratori, insetti impollinatori e persino mammiferi. Alcuni di questi rifugi offrono anche un habitat favorevole per specie rare e minacciate, che trovano in questi spazi condizioni migliori rispetto a quelle degli ambienti naturali ormai compromessi da deforestazione e urbanizzazione intensiva.

Uno degli aspetti più interessanti è la capacità degli urban refugia di accogliere anche specie esotiche e aliene. Sebbene l’introduzione di piante non native sia spesso associata a rischi ecologici, lo studio evidenzia come, in alcuni casi, queste specie possano aiutare a mantenere la biodiversità locale. Alcune piante esotiche possono sostituirsi ad altre endemiche ormai scomparse e offrire cibo e riparo a numerosi insetti e uccelli, contribuendo a diversificare le risorse alimentari disponibili in città. Così facendo, gli urban refugia non solo rappresentano spazi verdi, ma costituiscono un ecosistema dinamico e interconnesso, capace di adattarsi alle condizioni mutevoli dell’ambiente urbano e di offrire soluzioni alternative per la conservazione della biodiversità.

Cosa sono gli urban refugia e dove si trovano in Italia?

Ma cosa si intende esattamente con urban refugia? Sono spazi che, pur inseriti nel tessuto urbano, conservano elementi dell’ambiente naturale e fanno da ricettacolo per diverse varietà di organismi. Questi rifugi variano per dimensioni e tipologia, comprendendo parchi cittadini, giardini botanici, aree forestali urbane, zone umide e perfino spazi abbandonati, come vecchi stabilimenti industriali, dove la natura è tornata a prosperare. Sono luoghi essenziali per specie che altrimenti sarebbero esposte a rischi di estinzione o a drastici cali demografici a causa della cementificazione urbana.

In Italia, gli urban refugia sono presenti in molte grandi città. Roma ne è sicuramente un esempio, ricca di parchi storici e giardini botanici, come il Parco di Villa Borghese e l’Orto Botanico, che ospitano sia piante sia animali, incluse specie rare. Anche Milano offre aree come il Parco Sempione, il Parco Nord e non solo. Da uno degli studi riportati dagli autori, è emerso che “Le ferrovie (a Milano, Ndr) si sono distinte per quanto riguarda diverse caratteristiche, quali la ricchezza floristica, il numero di specie impollinate da insetti, […] e la reattività del suolo e la diversità funzionale”, rappresentando un ricettacolo importate per la città e la biodiversità che vi abita.

Molte città, in Italia e in Europa, stanno investendo nella conservazione e valorizzazione dei propri spazi verdi urbani, riconoscendo il ruolo cruciale che questi luoghi possono svolgere per il benessere della comunità, per la biodiversità e in parte anche per l’adattamento al cambiamento climatico. Come dichiarato dalla Convenzione sulla Diversità Biologica, soluzioni urbane per la conservazione e la difesa della biodiversità sono necessarie “per garantire una pianificazione urbana che tenga conto della biodiversità, migliorando la biodiversità autoctona, la connettività e l’integrità ecologica e migliorando la salute e il benessere umano e la connessione con la natura”.

Nel contesto attuale, caratterizzato da cambiamenti climatici e urbanizzazione accelerata, gli urban refugia rappresentano una risorsa unica e necessaria per la conservazione della biodiversità. Queste realtà offrono un’opportunità concreta per mantenere la varietà biologica nelle nostre città, contribuendo alla salute dell’ecosistema urbano e al benessere dei cittadini che vi abitano. Nel futuro prossimo, sarà fondamentale sviluppare e ampliare questi spazi, sia per proteggere e conservare specie viventi oltre la nostra sia per ripensare nuovi modi di vivere in equilibrio con l’ambiente intorno a noi.

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